Pasquino all'Istmo di Suez

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Pensato come strenna da distribuire gratuitamente agli abbonati del Pasquino per il 1870, ma posto comunque anche in vendita, l’album di Teja narra le (dis)avventure del caricaturista stesso, inviato come...
Descrizione

Pensato come strenna da distribuire gratuitamente agli abbonati del Pasquino per il 1870, ma posto comunque anche in vendita, l’album di Teja narra le (dis)avventure del caricaturista stesso, inviato come giornalista all’inaugurazione del Canale che iniziava a collegare il Mediterraneo al Mar Rosso. Se volessimo descrivere la situazione in termini contemporanei, con questo volume Teja è il primo autore italiano a creare un libro di graphic journalism.

Il piemontese Casimiro Teja è ricordato come la figura di maggior rilievo nel panorama della caricatura italiana dell’Ottocento. Una carriera eccezionale, svoltasi tutta nel capoluogo sabaudo, dove l’artista nacque nel 1830 e si spense quasi alla fine del secolo. Un autore politicamente niente affatto rivoluzionario, anzi: un borghese moderato, monarchico devoto a Vittorio Emanuele, ben inserito nella società di quegli anni, la cui matita litografica era volta più a scalfire che a ferire. Un atteggiamento che per lungo tempo ne ha appannato la memoria, valendogli anche la reprimenda del nostro più importante storico della satira disegnata, Enrico Gianeri (GEC).

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