Il mondo della politica è spietato, basta un nulla, una dichiarazione frettolosa, una stretta di mano alla persona sbagliata o perfino un innocente giro su un sito porno giapponese e puoi ritrovarti nei guai, tagliato fuori, messo alla berlina.
Proprio ciò che accade a Daniel Poutrenbois, ministro della Repubblica e servitore del popolo, improvvisamente sotto accusa e costretto a una vacanza forzata per recuperare smalto e sicurezza, e riconnettersi con la sua famiglia per troppo tempo trascurata. E quale luogo migliore per uscire da questo esaurimento che un bel camping per politici nudisti? Qui non esistono differenze di ideologia, qui esiste solo il relax naturista e la libertà di girare con gli attributi al vento per ricalibrarsi e saper distinguere di nuovo le esigenze dell’elettorato.
Un nuovo esilarante fumetto zozzo di Bastien Vivès che chiude la trilogia iniziata con Meloni di Collera e la Francia rurale, proseguita con Svuoto Mentale che ci ha mostrato cosa accade tra le mura di casa della borghesia produttiva e si conclude con un dissacrante sguardo all’aristocrazia politica francese dove basta un niente per ritrovarsi messi a nudo e in fuorigioco.